"L'uomo moderno rifugge la fatica ma esiste ancora una piccola percentuale di individui che vanno costantemente alla ricerca di essa"
Dopo i quattro schiaffi presi a Pietra Ligure ci ho messo 48h per decidermi ad iscrivermi ad un altro Olimpico; Nibbiano, Diga del Molato, alta val Tidone.
Olimpico no draft con frazione nuoto all'interno del Lago di Trebecco.
Faccio sport per divertirmi, per staccare la spina, in parte anche per realizzarmi, per togliermi da una vita, bella all'infinito, ma che comunque, per natura, va stretta. Eppure...eppure per 15 giorni ho rosicato, ho tanto rosicato...l'essermi ritirato cosi non mi andava e oltretutto mi aveva attanagliato la paura di non riuscire a finire la frazione acquatica. Mai stato nuotatore ma.....non ho mai nemmeno avuto paura dell'acqua.
Il motto più vecchio del mondo: "se cadi da cavallo saltaci sopra il prima possibile" e cosi ho fatto.
Parto da solo, prestissimo anche per i miei standard, alla volta di Nibbiano, poi a seguire mi raggiungeranno mia moglie, la pargoletta e i miei genitori.
In auto mi perdo e l'unica persona che trovo è un signore muto che mi scarabocchia (vedi foto) le indicazioni per raggiungere la diga.
Parcheggio, assaporo il clima freddino e mi reco al ristorante dove era posto il punto di consegna pettorali.
Dalla strada vedo il lago: acqua scura anche grazie al riflesso della vegetazione,
le boe sembrano veramente ad anni luce di distanza, la tensione (non ansia però) inizia a salire.
Prima di noi partiranno gli atleti del 70.3 ma per un problema alle imbarcazioni tutti gli start subiranno un ritardo di circa 40'.
Un padre accompagna un ragazzo di 23 anni, mi chiede di tranquillizzarlo visto che è alla sua prima gara di Tri. Ahahahah mi metto a ridere e spiego loro che hanno trovato la persona giusta.
Incontro la mitica
Franca Grulla Tosi, ci scambiamo gli "in bocca al lupo" e via...lei parte per il suo mezzo iron.
Partiti gli atleti del 70.3 ci lasciano liberi di entrare in acqua, non è freddissima, faccio un po' di bracciate e mi dirigo alla prima boa, arrivo a metà strada e penso "dai, non è cosi malaccio"....torno verso la partenza e ho il sole contro, gli occhialini non scuri e non vedo un cazzo, inizio a diventare un po' ansioso . Fatico a risalire sul pontile e poi di nuovo dai giudici per la spunta.
Entriamo nuovamente in acqua, cerco di stare più a destra possibile, chiedo se qualcuno si vuol mettere davanti a me
PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR la sirena del via.
Come suggerito da
Luigi Magic parto piano, molto tranquillo, rilassato. Anche questa volta evito calci, pedate e gomitate. Ogni 10/12 bracciate ne faccio un paio con la testa fuori (gesto allenato in piscina nelle ultime due settimane), non vedo la boa ma ho tantissime teste che vanno nella mia stessa direzione. Bene cosi.
Il gruppo si sgrana, altre bracciate con la testa fuori e vedo la boa gialla. La punto deciso ma sempre nuotando tranquillo...
anche ultimo ma esco dall'acqua, il solo pensiero che ho in testa (e comunque scoprirò di aver dietro un'altra trentina di persone)
Per raggiungere la secondo boa si deve andare ancora sempre dritto, questa arriva abbastanza in fretta, entro in uno stato di euforia paradossa che viene interrotta quando, nel momento in cui alzo la testa per controllare la direzione, vengo passato dalla prima donna e bevo un bel po' d'acqua..inizio a tossire e sono costretto a fermarmi, mi agito ma è solo un attimo, penso ancora alla mail di Luigi "...indossi la muta, in pratica anche da fermo galleggi..." verissimo...riprendo fiato e riparto.
Per raggiungere la terza boa si deve virare leggermente verso destra, davanti a me ancora tante teste (sempre più lontane a dire il vero) ma intravedo fin da subito il galleggiante giallo, ogni tanto correggo la traiettoria ma sono messo decisamente meglio rispetto ad altri che la prenderanno più alla larga.
Raggiunta questa terza chimera si vira di novanta gradi, ancora 250/300mt per raggiungere il prossimo obiettivo e poi altra virata a novanta, paralleli alla costa e diretti verso l'ultimo galleggiante rosso. Qua vado in difficoltà: contro il sole, non vedo nulla, nemmeno bolle o teste...quando intravedo la boa rossa sono sempre troppo a sinistra. Sicuro che in quell'ultimo tratto perdo parecchio ma alla fine, finalmente, spiaggio!
Guardo il Garmin e.....non l'ho fatto partire...porcone che parte e finisco di nuovo in acqua.
(frazione chiusa in 34'20", di meglio non chiedevo...più coraggio la prossima volta e 2' li tiro giù)
Corro dentro la zona cambio, sfilo senza problemi la parte alta della muta e sento
"..VAI MAUUUUU, VAIIIIIIIIII , MAUROOOOOOOO". Guardo in alto verso la strada e vedo i miei, cenno di intesa e l'euforia è alle stelle, la mia gara può finire qua, Pietra è alle spalle come la delusione di aver raggiunto moglie e figlia dal lungomare....
Esco dalla zona cambio con la bici e le scarpe in mano, saranno 100mt di sterrato (anche con i tappetini gli appoggi erano precari) e tutta salita,
ma salita vera, penso alla Capanna Monza...
Inforco scarpe, bici e via...prendo un gel, inizio a spingere calmo e supero un paio di atleti.
Mi affianca una donna, la gara è no draft ma la faremo quasi tutta spalla a spalla.
Il percorso è di 41km con quasi 700mt di dislivello. La strada sale fin da subito, dapprima si può tenere un 50-21 ma poi si è costretti a passare al 34. Ci infiliamo in un bosco e la strada sale ancora decisa, devo addirittura mettere il 26 ma sono "happy" poiché riesco a passare altri quattro triatleti.
Al diciottesimo km si scollina e inizia la discesa. PAURA!!! Strada nel bosco, ai limiti del praticabile: buche, terra, dossi....più da mtb che da corsa, addirittura in un frangente sono stato sui pedali con le braccia piegate per ammortizzare;
speriamo di non bucare o avere problemi tecnici, come faranno quelli con le crono e le alto profilo da 80????
Usciti dal bosco il manto stradale si fa migliore, mi butto deciso all'inseguimento della "rossa arrembante" e scorgo sul Garmin la folle velocità di 65km/h! Adrenalina pura, cazzo quanto mi sto divertendo!
Cerco di mangiare una barretta ma niente, non riesco a scartarla...la rimetto nel body (alla fine riuscirò a mangiucchiarne un po' solo prima della ZC) e testa bassa a pedalare.
Ultimi 3km di strada che sale ancora, 3% max di pendenza ma le gambe si fanno durette, alleggerisco un po' il rapporto, rivedo la family e mi butto dentro la zona cambio;
Il cronometro dice 41km in 1h 31min.
Il percorso della corsa è un "biscotto" da ripetere due volte, il "difficile" è la parte centrale che si trova all'uscita della zona cambio: anche qui salita durissima su sterrato che, dopo il mangia e bevi precedente, si fa sentire tutto sulle gambe.
Mi sembra di avere le gambe di legno e di star correndo a
6'@km ma il 910 dice che sono abbondantemente sotto ai
5'@km, i primi km vanno via intorno ai 4e35, giro di boa sulla diga (da dove si vede il percorso nuoto fatto qualche ora prima, davvero suggestivo) . Al quinto km la media è sempre intorno ai 4'40" ma le energie (
anche mentali...sto già festeggiando) sono al lumicino, il caldo e la sete si fanno sentire e sinceramente non avendo velleità cronometriche non ho neanche la testa per raschiare il barile.
La seconda parte passa comunque veloce, tanta sofferenza sull'ultima salita e poi il traguardo davanti.
Arrivo come capita solo nelle migliori occasioni: sorrisone ed euforia a canna!
Fermo il crono a 48'20" per 10,35km. Bene cosi.
Non so il tempo totale ma non me ne curo. Abbraccio il ragazzo anche lui all'esordio (arrivatomi davanti di 20") e il padre ci fotografa insieme. Spettacolo!
Giusto il tempo di abbracciare mia moglie (la pargola dorme beata) e dare un "5" a mio papà che son già con le gambe sotto al tavolo a reintegrare con birra e prodotti tipici.
Mentre recupero la bici incrocio la Franca, impegnata nell'ultimo giro della frazione run, la quale si preoccupa della mia gara e quando le dico che è andata alla grande la vedo sinceramente felice per me.....queste cose mi fanno amare alla follia il nostro mondo tapascione.
Oggi scopro di aver chiuso in 2h57min, 97esimo su 144 partenti e aldilà dei freddi numeri di avere cancellato, dalla mia testa, la brutta esperienza ligure.
Sono arrivato al Triathlon per necessità (infortunio al ginocchio) ma quelli che prima erano dei ripieghi (bici e nuoto) ora mi stanno davvero appassionando e ho scoperto che anche la gara in se è altamente adrenalinica e divertente. Cosa volere di più ? Per ora nulla, o forse un nuovo obiettivo...chi ha detto
Tri@mi a Luglio??? :-)