Ottobre 2010: una mattina come un'altra mi reco al lavoro e trovo una bella sorpresina: tutto sbarrato! Tempo quindici e, nonostantante si tratti di una S.p.a con 130 dipendenti, contratto a tempo indeterminato etc etc, sono a casa.
Quasi tre anni di lavoro (commerciale partito da zero) che si vanno ad infilare nel cesso.
Nella sfiga mi va bene: un fornitore dell'azienda per cui lavoravo sta aprendo una filiale al nord e decide di assumerci in tre e darci il compito, non facile di portare avanti il tutto.
In pratica non perdo un solo giorno di lavoro.
Testa bassa, tanto impegno, tanti scazzi ma....sembra che il tutto fili bene, i risultati arrivano, la filiale "si paga" (tutte cose dette non da noi ma da chi conta ovviamente) e il contratto di un anno ci viene rinnovato.
Anche nel 2012, seppur in periodo di crisi, teniamo botta, si fatica si fatica ma ci viene detto che le cose da noi comunque, nonostante i problemi, vanno bene.
Pensavo sinceramente che la sfiga lavorativa fosse finita: prima un lavoro che non mi piaceva per nulla, poi un lavoro che mi piaceva ma con un titolare squilibrato che spaccava le cose e poi questa dell'azienda chiusa dall'oggi al domani per evasione iva.....
Mi sentivo al sicuro, come se avessi già pagato dazio...e invece...
Fine Settembre 2012: veniamo convocati in sede per una riunione e, come se fosse la cosa più banale di questo mondo, ci viene detto che l'azienda, PER MOTIVI OPERATIVI, non è più in grado di sostenerci e che quindi bloccherà il supporto alle filiali esterne e che metà della forza lavoro si dovrà traferire in sede (Roma per intenderci..) per "4/5 mesi poi si vedrà....."
Ehhhhhhhhhhhhhhhhhh????????????????????????????????
Siamo tutti persone con famiglia, con la vita radicata qui e pertanto tutti ci siamo rifiutati e siamo quindi in un limbo dove non sappiamo "di che morte moriremo"
Le cose che mi fanno davvero incazzare sono diverse: sicuramente credo che la crisi, sia stata usata come scusa ma che tanti dei problemi siano dovuti ALL'INCAPACITA' E ALL'INGORDIGIA di chi ha le redini in mano, parlo sia di oggi che del 2010...
Poi, altra cosa di cui non mi capacito, vedo gente che "sopravvive al lavoro", tra l'essere imboscato, fare finta di essere scemo, mettersi in malattia e cazzo...gli va sempre bene; personalmente ho sempre pensato che il lavoro fosse una parentesi della vita ma mi ci sono sempre impagnato a fondo, comportantomi sempre in maniera corretta e a volte anche di più e ....i risultati sono questi...
Magari tutti si sistemerà, magari è solo un capriccio o voglion far fuori qualcuno in particolare però....il senso di tristezza e sconforto è davvero tanto che si va ad aggiungere a quello, ancora peggiore, di insicurezza generale.
Scusate lo sfogo, ma nemmeno la corsa di questa mattina è riuscita a placare la rabbia che ho dentro..
Quasi tre anni di lavoro (commerciale partito da zero) che si vanno ad infilare nel cesso.
Nella sfiga mi va bene: un fornitore dell'azienda per cui lavoravo sta aprendo una filiale al nord e decide di assumerci in tre e darci il compito, non facile di portare avanti il tutto.
In pratica non perdo un solo giorno di lavoro.
Testa bassa, tanto impegno, tanti scazzi ma....sembra che il tutto fili bene, i risultati arrivano, la filiale "si paga" (tutte cose dette non da noi ma da chi conta ovviamente) e il contratto di un anno ci viene rinnovato.
Anche nel 2012, seppur in periodo di crisi, teniamo botta, si fatica si fatica ma ci viene detto che le cose da noi comunque, nonostante i problemi, vanno bene.
Pensavo sinceramente che la sfiga lavorativa fosse finita: prima un lavoro che non mi piaceva per nulla, poi un lavoro che mi piaceva ma con un titolare squilibrato che spaccava le cose e poi questa dell'azienda chiusa dall'oggi al domani per evasione iva.....
Mi sentivo al sicuro, come se avessi già pagato dazio...e invece...
Fine Settembre 2012: veniamo convocati in sede per una riunione e, come se fosse la cosa più banale di questo mondo, ci viene detto che l'azienda, PER MOTIVI OPERATIVI, non è più in grado di sostenerci e che quindi bloccherà il supporto alle filiali esterne e che metà della forza lavoro si dovrà traferire in sede (Roma per intenderci..) per "4/5 mesi poi si vedrà....."
Ehhhhhhhhhhhhhhhhhh????????????????????????????????
Siamo tutti persone con famiglia, con la vita radicata qui e pertanto tutti ci siamo rifiutati e siamo quindi in un limbo dove non sappiamo "di che morte moriremo"
Le cose che mi fanno davvero incazzare sono diverse: sicuramente credo che la crisi, sia stata usata come scusa ma che tanti dei problemi siano dovuti ALL'INCAPACITA' E ALL'INGORDIGIA di chi ha le redini in mano, parlo sia di oggi che del 2010...
Poi, altra cosa di cui non mi capacito, vedo gente che "sopravvive al lavoro", tra l'essere imboscato, fare finta di essere scemo, mettersi in malattia e cazzo...gli va sempre bene; personalmente ho sempre pensato che il lavoro fosse una parentesi della vita ma mi ci sono sempre impagnato a fondo, comportantomi sempre in maniera corretta e a volte anche di più e ....i risultati sono questi...
Magari tutti si sistemerà, magari è solo un capriccio o voglion far fuori qualcuno in particolare però....il senso di tristezza e sconforto è davvero tanto che si va ad aggiungere a quello, ancora peggiore, di insicurezza generale.
Scusate lo sfogo, ma nemmeno la corsa di questa mattina è riuscita a placare la rabbia che ho dentro..