STO BENE SE SON SFINITO

Non mi piace per nulla poetizzare sulla corsa come fanno in tanti; per me semplicemente è una passione, un momento di sfogo, una gran fatica e una rincorsa continua agli obiettivi personali.

Di poetico in una canotta zuppa di sudore d'estate o nei panni fradici di pioggia d'inverno ci trovo davvero ben poco. Ma in questi, quasi, tre anni di allenamenti ho capito di aver trovato la mia dimensione. Non voglio essere riduttivo perchè il mondo è grande ma uno dei momenti migliori delle mie giornate è quando esco dalla doccia dopo la seduta....non c'è niente da fare, come sono rilassato in quel momento non riesco ad esserlo in nessun altro momento.
La parte sbagliata del mio carattere è quella dominata dall'ansia, dallo "andare in sbattimento" per nulla e di avere paura di non avere nulla da fare. SI avete capito!! Se non ho nulla da fare sclero...mia moglie dice che se fossi stato un bambino avrebbero chiamato i miei genitori per dirgli " Vostro figlio è iperattivo" . Sto imparando solo ora, a 28anni, a conoscere il significato di stare sul divano. Non è male, la sera un oretta ci sta dentro...ma pensare di arrivare dal lavoro e sbattermi li è davvero una cosa fuori dal mondo.

Non so questa sera dove volevo arrivare......volevo solo condividere con voi una parte di me stesso che in questi ultimi anni sta venendo sempre più fuori e che riesco a dominare solo grazie alla nostra passione...