Il titolo fa riferimento all'ultima fatica di
Ken Follet, uno dei miei autori preferiti, l'ho iniziato da poco, un centinaio di pagine di un malloppone da 999!!, ma già mi sta prendendo davvero tanto, un pò come tutti i libri del sopracitato romanziere.
Ambientato all'inizio della prima guerra mondiale, descrive in maniera eccelsa la vita della gente comune di quei tempi...
Ciò mi fa riflettere su tante cose.....100 anni fa, sono tanti sono pochi?, niente era scontato e la priorità delle persone era lavorare, avere cibo, una casa. Anche ora è cosi ma, almeno nel nostro continente, diamo per scontato il nostro stato di benessere e le conseguenze sono principalmente due:
- dedichiamo, chi più chi meno, anima e corpo ad inseguire un obiettivo; andiamo a cercare sfide per rendere la nostra esistenza "più viva"
- quando viene a mancare uno degli status importanti (lavoro, cibo, casa) il nostro mondo inizia a vacillare e l'ordine delle priorità viene rimescolato come uno stufato di rape
Non mi sono espresso sulla salute fisica in quanto credo che sia sempre stata al vertice di tutto, ora come 100 anni fa.
Con questo post non volevo esprimere niente in particolare, mi fa solo tanto piacere quando qualcosa stimola i miei, pochi, neuroni.
Intanto dopo "
la Caporetto Olandese" ho riprese a muovere le mie stanche membra sul nostro caro asfalto. 10km di CL ieri e oggi un fartlek che mi ha detto: "Stanco, sei ancora stanco"
La mente brama vendetta ma non so se il fisico lo permetterà.
5 commenti:
Sono arrivato a pagina 200,
Non l'ho portato ad Amsterdam perchè pesava troppo :D
Di questo libro hanno fatto anche un serial in TV certo che come per tutte le cose 100 volte meglio il libro. Dai che ti riprendi presto.
@Giancarlo
Continuo a leggere e continua a piacermi
@Luca
Mi sa che ti confondi con "I pilastri della terra", sempre di Follet, in onda su sky.
La caduta dei giganti è appena uscito il libro. ;-)
leggo solo ora della tua debacle di Amsterdam, mi spiace veramente ma non ci potevi far nulla, l'influenza prescinde da te! la tua non è stata una debacle ma sfortuna e basta. La prossima volta andrà meglio, ne sono certo :)
@Tosto
come dici tu: non ci potevo fare nulla. amen!
sarà per la prossima volta ;-)
ad una settimana di distanza la prendo con filosofia ;-)
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