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mercoledì 29 ottobre 2008

La crisi del sesto km

Ieri avevo scritto che avrei dovuto saltare uno dei 4 allenamenti settimanali e invece a causa del "pacco" tirato dall'imbianchino questa sera son potuto uscire a correre.

L'allenamento è stato sicuramente più soddisfacente rispetto ad ieri: 10km alla media di 5'14", con un frequenza cardiaca media sotto i 150bpm.
Se consideriamo che tale seduta è stata svolta sotto una pioggia battente e con un forte (a tratti a dir la verità) vento posso ritenermi sicuramente soddisfatto.
Devo però dire che sono diverse volte che mi capita, intorno al sesto km, di sentirmi tanto stanco e con le gambe molli. Forse è una questione psicologica, non so...fatto sta che dopo qualche minuto la situazione migliora e riesco a chiudere senza troppi affanni. Paradossalmente ciò mi capita nelle uscite dove i km non sono tantissimi (10/12) e forse il "fenomeno" può essere causato dal fatto che spingo troppo sull'acceleratore pensando ai "pochi" metri da fare.
Furio tu che sei un esperto hai qualche spiegazione possibile?

3 commenti:

Lucky73 ha detto...

Conosco la crisi del 7° anno di fidanzamento, ma non quella del 6° km, strana cosa .....

Poi conosco la crisi del 17° km nella mezza maratona patita quest'anno alla mezza di Vittuone a febbraio ....

O parti troppo forte o è psicologica. Ti consiglio di comandare al tuo cervello (al 6° km) di non mandare informazioni bacate :-)))

Sembra una stupidata, ma io domenica all'8° ci ho parlato dicendogli che era quasi finita e occorreva allungare, che 8 minuti potevano dividerci dal traguardo ed ha funzionato!!

MauroB2R ha detto...

eh anch'io conosco, spero solo di fama, la crisi del 7o anno di matrimonio....
cmq anch'io utilizzo i tuoi trucchetti...mi dico dai 3km solo 15min di corsa :-) oppure quando faccio i lunghi "spezzo" il percorso in 10km alla volta...

Furio ha detto...

Grazie Mauro per la considerazione, ma oggettivamente non poi così esperto ;-)
Forse la causa è quella di cui parli tu; fatto strano comunque da come l'hai descritto.

A me fino a mesi fa, (ora il fenomeno è sparito per cui lo riconduco ad una cattiva situazione muscolare delle gambe), capitava di trovare duri i primi km di fondo lento(..tipo velocità di gara sui 10km +40/45"), se non facevo prima qualche km di riscaldamento.
Ora sul fondo lento, se devo farlo a 4'20"/k parto a quella velocità da subito e non avverto problemi.
Devi però farti riflettere su un punto, ossia che non siamo nelle stesse condizioni tutti i giorni.

Il problema potrebbe dunque essere, una situazione di affaticamento; prova a far caso se ti capita nei giorni seguenti a dei lunghissimi(o dei lavori..lunghi, salite, progressivi, medi, ripetute..).
Esempio, il 26 Ottobre hai corso facile i 25km, poi hai fatto riposo Lunedì; il giorno dopo il lunghissimo(sopra l'ora e trenta) è sempre consigliabile correre, magari inserendo al fondo lento di recupero delle leggere(e brevi nella parte veloce) variazioni di ritmo per ridare tono alle gambe, che con il lunghissimo (lento) si sono imballate.
Martedì(come me...mi è tornata una brutta fiacca Domenica..esperimento scapa/calza non riuscito) hai corso un fondo lento di 8 km sotto l'acqua, tenendo anche un ritmo svelto se non ho capito male.
Oggi hai fatto lo stesso, se si tratta di corsa svelta a questo punto la fatica muscolare ci sta tutta credimi; il lunghissimo non lo si smaltisce pienamente in 2 o 3 giorni...poi le capacità di riuscirvi variano da individuo ad individuo (io ad esempio il lunghissimo lo smaltisco in 4/5 giorni; me ne accorgo perché il passo torna ad essere agile e leggero).